Che cos’è la Fondazione?
La Fondazione Cassa di Risparmio di Savigliano è un ente non profit, privato e autonomo, che persegue scopi di utilità sociale e di promozione dello sviluppo economico, attraverso erogazioni di contributi a favore di soggetti pubblici e privati non profit e attraverso progetti promossi direttamente, in partenariato con soggetti del territorio, nei settori dell’educazione, del welfare, dell’arte e della cultura, dello sviluppo locale e della salute pubblica. La Fondazione opera prevalentemente in Savigliano e nei comuni limitrofi di Marene, Genola e Monasterolo di Savigliano.
La Fondazione Cassa di Risparmio di Savigliano è la continuazione ideale della Cassa di Risparmio di Savigliano, istituita dall'Amministrazione del Monte di Pietà di Savigliano, approvata con Regio decreto 28/12/1858. Il Monte Pietà fu fondato con l'atto 29/12/1612 con cui la Confraternita della Misericordia di Savigliano, eretta nel 1591, accettò, con le obbligazioni inerenti, il lascito del Conte Giovanni Francesco Cravetta.
La Cassa di Risparmio di Savigliano ha esercitato l'attività creditizia a servizio dell'economia del territorio e ha sostenuto, anche in collaborazione con le istituzioni e gli organismi associativi pubblici e privati, la crescita sociale e culturale della comunità saviglianese; ha quindi conferito l'azienda bancaria alla "Banca Cassa di Risparmio di Savigliano S.p.A." a norma della legge 30 luglio 1990 n. 218, del decreto legislativo n. 356 del 20 novembre 1990 ed in conformità con il progetto approvato dal Ministro del Tesoro con decreto n. 436209 del 20/12/1991. La Fondazione Cassa Risparmio di Savigliano è stata costituita il 23 dicembre 1991.
Il quadro normativo di riferimento, entro cui si iscrive l'azione della Fondazione, ha conosciuto recentemente alcune importanti evoluzioni: a partire dall'assetto assicurato dalla Legge Amato nel 1990, la Legge Ciampi nel 1999 è intervenuta per delineare il regime civilistico delle Fondazioni e il processo di dismissione delle partecipazioni di controllo nelle società bancarie conferitarie, e successivamente nel 2003 la Corte Costituzionale le ha poste "tra i soggetti dell'organizzazione delle libertà sociali", riconoscendo l'opportunità, secondo il principio di sussidiarietà, che soggetti diversi contribuiscano ad affrontare e a risolvere problemi d'interesse pubblico.
La Carta delle Fondazioni dell'aprile 2012 ha quindi definito le linee guida per un orientamento comportamentale comune che, nel rispetto delle norme che disciplinano le Fondazioni, consenta di valorizzarne l'azione e rafforzarne i presidi di autonomia, responsabilità, trasparenza e indipendenza.
Più recentemente, il 22 aprile 2015, è stato sottoscritto tra l'ACRI e il Ministero dell'Economia e delle Finanze un Protocollo di Intesa, che definisce in modo analitico i parametri di riferimento cui le Fondazioni devono conformare i comportamenti, con l'obiettivo di migliorare le pratiche operative e rendere più solida la loro governance. Con la sua sottoscrizione le Fondazioni hanno assunto l'impegno a osservare le regole contenute nel Protocollo stesso, inserendole, ove occorra, nei loro Statuti.
A 25 anni dalla loro nascita le Fondazioni di origine bancaria guardano al futuro con la scelta dell'autoriforma.
Lo spirito delle leggi Amato e Ciampi, istitutive delle Fondazioni di origine bancaria, trova nuova forza applicativa con il Protocollo d'intesa firmato il 22 aprile dal Ministro dell'Economia e delle Finanze, Pier Carlo Padoan, e dal Presidente dell'Acri Giuseppe Guzzetti. Con la firma di questo documento le Fondazioni inziano un percorso di autoriforma che ha tra gli obiettivi principali rafforzare la diversificazione degli investimenti, valorizzare la trasparenza dell'attività erogativa, garantire ulteriormente l'autonomia e l'efficacia della governance.
Scarica il protocollo di intesa ACRI/MEF
Per maggiori informazioni, visita il sito ACRI
La Carta delle Fondazioni è il documento che traccia le linee guida per un orientamento comportamentale comune che, nel rispetto delle norme che disciplinano le Fondazioni, consenta di valorizzarne l'azione e rafforzarne i presidi di autonomia, responsabilità, trasparenza e indipendenza.
Ogni Fondazione, attraverso gli opportuni passaggi istituzionali, avvierà nei prossimi mesi un percorso di adozione della Carta "dando attuazione ai principi e ai criteri indicati declinandoli in piena autonomia in norme statutarie e/o regolamentari, nonché in procedure e prassi operative, secondo le [proprie] dimensioni e caratteristiche operative e istituzionali" (dal preambolo della Carta delle Fondazioni).