Il nuovo logo della Fondazione è stato realizzato da Daniele Cazzato.
Daniele si occupa di pittura e scultura. Nel 2011 alla Biennale di Venezia è stato selezionato tra i principali (40) autori per l’arte sacra contemporanea.
Attualmente dirige l’Accademia Novalia con sede in Palazzo Taffini, a Savigliano.
Così Daniele descrive l’ideazione del nuovo logo della Fondazione CRS.
“Sono stato contatto dal Presidente Grindatto per contribuire alla ridefinizione dell’immagine della Fondazione e progettare il nuovo logo: la proposta è stata emozionante.
Ho chiesto al Presidente di raccontarmi la storia dell’ente e il tratto distintivo della sua missione: la nascita del banco dei pegni – Monte di Pietà di Savigliano fondato nel 1612, da cui ha tratto origine la Banca CRS e successivamente, nel 1991 la Fondazione CRS, come soggetto detentore del patrimonio.
L’attenzione al territorio, la vicinanza alla collettività ed il sostegno allo sviluppo economico e sociale sono stati i tratti costitutivi caratterizzanti l’evoluzione della Fondazione e tali tratti continueranno ad essere centrali nello sviluppo futuro.
Da qui l’idea di raffigurare la Fondazione come un albero che si rispecchia, albero che non ha radici ma si compone di due chiome, nascendo già come frutto.
I frutti che compaiono sulle due chiome rappresentano la ricchezza della Fondazione, fin dalle sue origini.
L’armonia che si genera è un albero che diventa albero, un frutto che diventa frutto.
I frutti raffigurati sono 7, numero che la cristianità identifica come origine del mondo.
L’albero è contenuto in un seme: questo esprime il rapporto sinergico tra la Fondazione e il proprio territorio.
Il simbolo seme, nel racchiudere il doppio albero, crea una clessidra armonica che raffigura lo scandire del tempo che accompagna gli eventi e le scelte della Fondazione.
